Amma
“La raffigurazione della divinità che fornisce l’artista è curiosamente vicina al concetto di scultura lignea, di totem. I colori e le tonalità spaziano all’interno di una gamma ancorata percettivamente alla terra, al Sole, al legno e alle ossa.
Una sinfonia di toni della terra che si orchestra come in un rito ancestrale con suoni di tamburi. Angelo crea un totem vivente, una divinità organica sospesa in una dimensione metafisica, contemporaneamente concreta e astratta. Ritmicamente l’opera pittorica crea pieni e vuoti che dialogano analogicamente con una musica tribale ipnotica in una danza per gli occhi. Una pittura che si fa misteriosamente rito religioso apotropaico, fra polvere e sabbia. I riverberi che questo dipinto riesce a creare spaziano nella sfera dei sensi, coinvolgono l’udito quanto il tatto e veniamo condotti all’interno di una cerimonia iniziatica.”