Quest’ultima e quarta opera, è indubbiamente quella che più manifesta il concetto chiave che si vuole far giungere all’osservatore.

L’attenzione viene facilmente attratta dalle componenti dell’armatura che, senza troppi veli, e in maniera piuttosto evidente, si mostrano ora arricchite da una grafica altamente tecnologica, potremmo dire spaziale, in grado di creare un contrasto netto ed evidente con il resto della statua, che è rimasta invece fedele al modello originale.

Questa opera, nella totalità dei quattro pezzi distinti, colloca le entità rappresentate su nuove basi di concezione interpretativa, lasciando all’osservatore la libertà di dargli un significato e un’identità specifica, abbattendo così le limitanti barriere del pregiudizio, che li inquadra come esseri primitivi ed involuti,  solo perché appartenenti a periodi “arcaici”, a noi ancora, certamente, poco conosciuti…